Fedra
VARIAZIONI DEL MITO DI FEDRA NEI VARI AUTORI
Euripide (480-405 a.C.)
IPPOLITO (428 a.C.)
Racine (1639-1699)
PHEDRE (1677)
D'Annunzio (1863-1938)
FEDRA (1909)
La tragedia inizia con Afrodite che vuole vendicarsi di Ippolito
La tragedia inizia con Ippolito che vuole partire alla ricerca del padre Teseo, anche per sfuggire all’amore proibito verso Aricia
La tragedia inizia con Ippolito che riceve da Atrasto 3 doni tra cui una bellissima schiava tebana
Ruolo centrale divinità che influiscono sull’agire dei personaggi
Differente sensibilità a causa della diversa epoca: dei non influenzano personaggi
Più importanza di Racine verso gli dei, ma meno rispetto ad Euripide
Confessione di Fedra alla nutrice del proprio amore verso Ippolito
Fedra rivela direttamente ad Ippolito il suo amore che fugge via dalla città
Nutrice tradisce Fedra e rivela tutto ad Ippolito che fugge indignato
Fedra rivela il suo amore ad Ippolito che fugge e fedra tenta il suicidio
Fedra scrive su una tavoletta che Ippolito ha tentato di violentarla e poi si suicida. Teseo leggendo la tavoletta accusa Ippolito
La nutrice suggerisce di incolpare Ippolito dicendo che aveva tentato di stuprare Fedra.
Teseo accusa Fedra di aver fatto fuggire Ippolito, ma questa mente e giura di essere stata aggredita e violentata da Ippolito. Teseo crede al giuramento fatto dalla sua sposa.
Fedra torna alla ragione e caccia la nutrice accusandola di essere la causa di tutti i mali
Teseo invoca Poseidone affinché punisca Ippolito per ciò che ha fatto alla madre, e morte di Ippolito.
Teseo si compiace della morte di Ippolito, schiantatosi sugli scogli. Ma Artemide gli rivela tutta la verità che resta sconvolto e incredulo alle parole della dea e poi si dispera per l’errore commesso
Teseo apprende le ultime parole del figlio che lo avrebbe perdonato solo qualora riconoscesse sua nipote Aricia (amata da Ippolito) come erede. Infine incontra