Le cinema
August Lumière, che lavora con il fratello Louis, sa bene che la sua prodigiosa invenzione non è un fatto puramente scientifico, ma può diventare uno spettacolo popolare per un vasto pubblico. Sempre a Parigi i fratelli affittano un locale, in Boulevard des Capucines, e sulla strada pone una specie di manifesto su cui è scritto Cinématographe Lumière - Ingresso un franco. In breve tempo un pubblico curioso si accalca davanti all’ingresso del Salon. Le immagini in movimento sono una straordinaria sorpresa per tutti. Niente a che fare con la fotografia. Un giornalista arriva a dire che è una specie di resurrezione, perché una persona morta si può rivedere, viva, che si muove, che ride, che gioca. La gente si rende conto che l’invenzione del Cinématographe Lumière è una scoperta che avrà un’enorme eco. La scena del treno che entra nella stazione de La Ciotat, impressiona ormai gli spettatori di tutto il mondo: il pubblico si terrorizza vedendo una locomotiva che avanza in primo piano e sembra travolgerlo.
Si moltiplicano i brevetti che riguardano il cinema, ma i fratelli Lumière mantengono un primato che non viene ancora minacciato. E si inizia a pensare di andare oltre il documentario, raccontando in qualche minuto una breve storia o addirittura mostrando una donna che si sveste. I due fratelli Lumière Louis e August, progettano, in occasione dell’Esposizione universale parigina del 1900, uno schermo gigante. Per August si tratta del definitivo riconoscimento ufficiale del cinema. Ma il fratello, Louis Lumière, continuerà la sua ricerca, lavorando