Storia della lingua italiana appunti sul prestito
[1a lezione ― 29.9.2010] Il prestito si inserisce in un fenomeno etnologico generale, per questo linguisti e antropologi hanno fatto studi congiunti e soprattutto hanno appreso gli uni dagli altri metodi di ricerca.
Il prestito è parte dunque del fenomeno della trasmissione della cultura. Intendiamo questo termine (cultura) nel senso antropologico: tutto ciò che è opera dell’uomo. Cultura vs Natura. È il complesso trasmesso degli usi parentali, utensili, metodi curativi, immagini, tecniche... che viene trasmesso di generazione in generazione.
Possiamo fare un parallelismo tra questa concezione e quella di lingua se pensiamo che anche essa, secondo Saussure, non è completa nella mente di ogni individuo, ma è piuttosto un fatto sociale, in quanto un individuo non può possedere tutti gli elementi del sistema, solo il gruppo può (langue vs parole). (Chomsky non la pensa così, Terracini neanche, per lui è una via di mezzo: la vede come un fatto individuale che però si relaziona con una realtà sociale, generale).
Nessuna cultura è autonoma e “pura”, per niente contaminata. Ogni tipo di contatto può essere veicolo di trasmissione culturale.
Gli antropologi distinguono tra acculturazione e diffusione. L’acculturazione è l’insieme di quei fenomeni che si verificano quando gruppi di individui aventi culture diverse vengono in contatto continuo e diretto, con conseguenti cambiamenti nella configurazione culturale originaria di uno o entrambi i gruppi. La diffusione si ha invece quando le due culture non sono più in contatto e descrive il metodo di diffusione dell’elemento nella nuova cultura in cui si è innestato in modo interno e non più indotto.
Questo tipo di distinzione funziona anche per la lingua:
acculturazione: da chi e come una parola viene introdotta; diffusione: come la parola si acclimata nella nuova lingua.
La teoria della diffusione culturale ha messo in crisi l’idea positivista dell’evoluzione lineare