Il tartufo piemontese
Nel Settecento il tartufo piemontese era considerato presso tutte le corti europee un alimento tra i più ghiotti. Tra i grandi estimatori di questo "frutto della terra" non va dimenticato il musicista Gioacchino Rossini, che lo definì "il Mozart dei funghi". In particolare il tartufo bianco di Alba e Asti, quello che si raccoglie nei territori delle Langhe e del Monferrato, è sempre stato considerato in assoluto il più pregiato: ma solo nel '900 questo tartufo bianco ha acquistato fama mondiale, grazie alla geniale opera di promozione svolta da Matteo Morra ("Maté Mura") e Giacomo Morra, albergatore e ristoratore di Alba, giustamente "incoronato" Re dei Tartufi già nel 1933 dal Times di Londra. Era uso antico per le cucine del Re di Francia di rifornirsi di tartufi bianchi d'Alba i più apprezzati per essere utilizzati in sostituzione dell'aglio nelle tavole principesche che evidentemente mal ne sopportavano gli effetti e gli influssi.
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In evidenza la carne del tartufo al taglio
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Il tartufo bianco d'Alba rara che cresce solo in Piemonte (Italia) nel 2005 ha raggiunto 4 000 € / kg, dopo aver superato i 15 000 € / kg l'anno di cattivi raccolti.
La truffe du Piémont au XVII e siècle a été consideré à toutes les cours européennes comme une nourriture parmi les plus appétissantes. Parmi les grands admirateurs de ce «fruit de la terre», nous ne devons pas oublier le compositeur Gioacchino Rossini, qui l'appelaient «le Mozart des champignons". En particulier, la truffe blanche d'Alba et Asti, celle qu’on trouve dans les zones des Langhe et du Monferrato, a toujours été considéré de loin la plus précieuse, mais seulement dans les années 1900, cette truffe blanche a acquis une renommée mondiale, grâce au brillant travail de promotion mené par Matthew Morra ("Mate Walls") et Giacomo Morra, hôtelier et restaurateur à Alba, "couronné" Roi des truffes dès 1933 par le Times de