Le changement climatique et les nations unies
Sacconi: "Un successo l'assemblea generale sulla lotta ai cambiamenti climatici. Italia lavorerà per un accordo vincolante e globale
"Ban Ki-Moon è un fallito" titolava un settimanale statunitense al momento del suo insediamento al Palazzo di Vetro. E le voci di corridoio dicono che il nuovo Segretario Generale delle Nazioni Unite abbia sarcasticamente appeso in ufficio quel ritaglio di giornale. Noi aspettiamo di vedere come si muoverà su dossier delicatissimi come il Kosovo, il Darfur, l'Iran.
Ma intanto bisogna dire che la sessione dell'Assemblea Generale del 24 settembre, dedicata alla lotta ai cambiamenti climatici, è stato un successo pieno. Rajenra Pachauri, presidente dell'agenzia dell'Onu che si occupa del global warming, l'ha definita "una rivoluzione sul piano del consenso politico, imprevedibile fino a pochi mesi fa".
Un successo che permette un certo ottimismo in vista della Conferenza delle Parti che si svolgerà a dicembre a Bali e che darà il via al negoziato per scrivere un nuovo protocollo che sostiuisca quello di Kyoto. La priorità adesso è non spengere i riflettori. L'attenzione dell'opinione pubblica ha fortemente influenzato i decisori politici che adesso sanno di non poter agire nell'ombra.
Il Governo italiano ha detto chiaramente, attraverso le parole del Presidente Prodi, intervenuto alla Conferenza Nazionale sul Clima, che lavorerà per un accordo globale e vincolante. La Commissione europea ha riscoperto su questo tema di poter svolgere un ruolo propositivo. Dai paesi in via di sviluppo provengono segnali di una reale comprensione della gravità del problema. Nessuno si chiede più se agire, ma come agire. Su questo punto l'Europa dovrà dimostrare di meritarsi davvero i riconoscimenti che le sono stati tributati. Sta a noi lanciare una proposta di accordo che tenga dentro tutti.
La Conferenza di Washington, che riunisce tutti i paesi maggiormente inquinatori e che è iniziata il 27