Spinoza italien
FILOSOFIA
Il pensiero di Spinoza è un modello di rigore e di coerenza, che ha il suo problema cardine nella ricerca della felicità. Fin dal Trattato sull’emendazione dell’intelletto (1661), Spinoza si chiedeva: "Dopo che l’esperienza mi ha insegnato che tutto ciò che per lo più accade nella vita comune è vano e futile … mi sono alla fine deciso a ricercare se non potesse esserci qualcosa che fosse un vero bene e fosse anche comunicabile, e tale che, da solo, cioè quando tutti gli altri fossero respinti, bastasse ad appagare l’animo". In altri termini, i beni desiderati dagli uomini – ricchezze, onori, piaceri – rendono schiava la mente quando vengono scambiati per il sommo bene e cioè quando sono impedimenti per il suo raggiungimento; Spinoza però non condanna i beni finiti ma solo la loro assolutizzazione e la loro trasformazione da mezzi a fini. L’unico bene, per Spinoza, capace di far riposare l’animo e di curare in profondità l’inquietudine umana è l’unione della mente con la Natura.
Nel suo capolavoro, Etica, dimostrata secondo l’ordine geometrico, egli espone il suo pensiero procedendo per definizioni, assiomi, dimostrazioni ecc. Perché? Per diversi motivi: probabilmente perché l’esposizione geometrica gli sembrava dare più garanzia di precisione ed un maggiore distacco rispetto agli argomenti trattati; e forse anche perché egli concepiva tutto il reale come una struttura geometrica, ovvero necessaria, in cui tutte le cose sono collegate logicamente tra loro. In fondo, egli accettava l’assoluta razionalità ed unità delle cose. Ma tale atteggiamento non era fine a se stesso: serviva a risolvere il problema che gli stava a cuore, che era quello della salvezza, ovvero la scoperta della verità e della felicità.
Se il problema cardine è quello della salvezza, allora Dio non può che costituirne l’argomento primo e fondamentale. E infatti la prima delle cinque parti in cui è divisa l’Etica si intitola appunto De Deo. Spinoza