Les blogs de mode selon vogue italie
Saper mischiare firme diverse tra di loro (e anche non firme) è un talento che dovrebbero avere soprattutto le redattrici di moda. E invece in prima fila sono tutte omologate secondo lo stilista che "va" di più, mentre per strada si trovano ragazze normali, che sembrano uscite da pagine di giornale quando i servizi sono riusciti bene, dopo un mix di capi ben calibrato. Un talento naturale.
Spesso penso che sono loro che dovremmo assumere. Libere di testa e non condizionate da quello che è trendy o meno. Spesso la strada è stata ispiratrice di grandi tendenze - e non parlo solo di quei movimenti che hanno sconvolto il costume, nascendo da cambiamenti sociali come l'hippy, il punk e il grunge - parlo anche di figure tipiche della vita comune.
La maglia a righe del marinaio bretone è diventata la firma di Jean Paul Gaultier, così come il modo di vestire comune in Marocco ispirò Yves Saint Laurent, il chiodo di pelle nera come capo di abbigliamento di riconoscimento degli Hell's Angels non ha risparmiato nessuno, così come il gentleman inglese con i suoi abiti gessati o le zingare, la Cina e il look degli Amish. E molti altri. E ancora mille altre categorie.
La strada è sempre stata fonte di ispirazione, così come le tradizioni di altri Paesi. È fantastico come il tragitto dalla strada alla passerella subisca cambiamenti secondo la creatività dei vari designer, e come gli stessi temi vengano ripresi a cicli e ricicli negli anni e