Dante e l'umanità
Dante commincia un viaggio attraverso l’Inferno e il Purgatorio per raggiungere il Paradiso. Nel primo canto, lo vediamo in Inferno, più precisamente nella selva. E accompagnato da Virgilio, il famoso poeta. Questo luogo è molto oscuro, pericoloso e pieno di sofferenza. La selva è il posto più lontano dal Diavolo. Durante il suo viaggio, Dante farà molti incontri con persone famose della sua epoca ma anche con personaggi dell’antichità.
Dante è una persona persa. Ha bisogno di aiuto e quell’aiuto sarà Virgilio. Al loro primo incontro, Dante vede nel poeta un segno di speranza. Lo guiderà fino alla porta del Paradiso, poi verrà Beatrice che lo porterà davanti a Dio.
Dante è perso per diverse ragioni. La prima, come l’autore lo spiega è che ha 35 anni e all’epoca rappresentava la metà di una vita. Prova il bisogno di purificarsi dei peccati e di togliersi tutto il dolore. Per riuscire deve raggiungere il Paradiso e vedere Dio. L’altra ragione per cui è perso è il suo esilio da Firenze. Dante era un guelfo bianco, contro il Papa e ha perso. Non è mai tornato a Firenze. L’utima ragione è la morte di Beatrice. Questa donna era la sua musa, un amore perfetto. Dante è disperato e molto triste a causa del decesso di Beatrice. Tutti questi malori provocano la perdità di Dante.
Lo stato d’anima di Dante in quel momento, cioè alla metà della sua vita, ciascun’uomo può provarlo. E possibile deviare dalla strada giusta per motivi molto diversi. A quel punto occorre avere un’aiuto esterno, come Virgilio fù per Dante. La Divina Commedia mostra che tutti gli uomini, anche se hanno fatto delle brutte cose o se sono persi come Dante, possono raggiungere il Paradiso e ottenere il saluto di Dio e che c’è sempre