Artisti del rinascimento
Nacque e morì a Firenze; era poverissimo; prediligeva dipingere animali, soprattutto uccelli, da cui il soprannome. Fu educato nella bottega di Ghiberti, ancora affascinato dal gotico internazionale. Nel 1425 si recò a Venezia, dove rimase per qualche tempo lavorando come mosaicista in San Marco. Tornato da Venezia, nel 1430, venne a contatto con artisti come Masaccio, Brunelleschi e Donatello, da cui si ispirò per la ricerca della prospettiva. Oltre a questa, studiò attentamente anche le figure.
Opere.
Angelo che corre (pag. 659): vi sono due distinti disegni: un angelo e la prospettiva di un calice; l'angelo, leggiadro, è mostrato in corsa, con la spada sguainata tenuta nella destra, mentre nella sinistra stringe il fodero. E' eseguito a punta di metallo su carta in ocra; risulta forato da una punta di spillo, per riportare il disegno stresso su un supporto pittorico tamponandolo con polvere di carbone.
Studio di cavaliere (pag.659): eseguito su carta preparata verde. Un cavaliere dall'elaborata armatura, la cui parte superiore tende alla resa tridimensionale, grazie ad un tratteggio arcuato, monta un cavallo impennato. Il cavallo e il cavaliere sono temi tipici della riproduzione dell'artista.
Monumento a Giovanni Acuto (pag. 659) cattedrale di Firenze, 1436; affresco di notevoli dimensioni rappresentante il condottiero inglese John Hawkwood. L'affresco è in terra verde, per dare l'impressione di una struttura bronzea. L'eroe è rappresentato in arcioni sul suo destriero, posto su un sarcofago sorretto da un basamento. Per la prima volta, l'attenzione dell'artista cade sul cavallo; (opera di spunto al Gattamelata)
Battaglia di San Romano (pag. 660), 1438; tre grandi tavole rappresentanti l'omonima battaglia; i tre dipindi, dispersi oggi fra Firenze, Londra e Parigi, raffigurano la vittoria delle truppe fiorentine, guidate da Niccolò da Tolentino, contro quelle senesi nel 1432. Nella tavola oggi conservata a Londra, è