TORMENTA DI NEVE: ANNIBALE E IL SUO ESERCITO ATTRAVERSANO LE ALPI DI J.M.W. TURNER

Il Romanticismo si configura come un complesso movimento politico, filosofico, artistico e culturale diffusosi in Europa tra la fine del Settecento e la prima metà dell’Ottocento.
Contrariamente al Neoclassicismo, che faceva riferimento a un passato ideale, il movimento romantico ricerca le proprie radici nel più vicino Medioevo del quale si sente erede e continuatore. Per quel che riguarda la pittura, al perfetto rigore formale si preferiscono rappresentazioni di più immediata presa sul pubblico: ambientazioni volutamente fosche, ricche spesso di riferimenti simbolici, magici e misteriosi, al fine di toccare il tasto dell’emozione e della sensibilità, promuovendo il coinvolgimento emotivo e l’adesione passionale degli spettatori. A questo tipo di pittura è strettamente connesso il sentimento del sublime: misterioso e affascinante insieme di sensazioni che è possibile provare solo di fronte a certi grandiosi spettacoli naturali, insieme piacere e dolore, nel quale perfezione, grazia e armonia confinano con lo smarrimento della nostra mente.
Uno degli esponenti più in vista del Romanticismo inglese William M. J. Turner rielabora tale sentimento nei suoi quadri, tra i quali uno dei più rappresentativi è Tormenta di neve: Annibale e il suo esercito attraversano le Alpi. Nel dipinto egli fonde insieme elementi reali e immaginari, traducendo l’episodio storico in un paesaggio sublime, in una visione apocalittica che vede l’uomo scontrarsi contro le forze della natura e del destino.
L’opera presenta uno schema compositivo anomalo, che non prevede la collocazione degli elementi secondo un preciso reticolo geometrico: il primo elemento che risalta ai nostri occhi è un’onda scura di neve e nubi che sta per abbattersi sull’esercito inerte di Annibale. In primo piano sono rappresentate scene di violenza e di saccheggio, che stanno per essere interrotte dalla potenza della