Le roman et ses personnages : visions de l’homme et du monde.
Di Dante ALIGHIERI
La Divina Commedia, originariamente
Comedìa, è un poema di Dante Alighieri, scritto in terzine incatenate di versi endecasillabi e in lingua volgare toscana Il poema è diviso in tre parti, chiamate cantiche, Inferno, Purgatorio, Paradiso, ognuna delle quali è composta da 33 canti
Il Canto 3
* Arrivo di Caronte, Magrini :
Su questa tavola, realizzata da Salvadore DALI', Caronte è rappresentato di dorso, senza vestiti, ha il corpo di una persona che sembra abbastanza giovane ed in buona forma, tuttavia noi possiamo vedere che ha i peli bianco ed una barba e questo li obbliga a pensare che sia in realtà vecchio signore che c'è qui presentato. Il paesaggio non è molto percettibile si non vede quasi nulla oltre ad un piccolo cespuglio sul lato sinistro ed una nuvola, ma il fatto che Caronte sia rappresentato su una barca, ciò ci lascia pensare che sommiamo su un fiume. Preferisco la tavola di Magrini, perché sono una grande ventola della pittura vecchia che cerca al massimo di disegnare tutt'al più vicino alla realtà. È il caso della tavola di Magrini, la caratteristica è minitieux e le forme armoniose, mentre a DALI'in questa tavola non lo riconosco, è come se una vela venisse « flouter » la tavola, ho già lavorare su tavole di DALI ed, ai miei occhi erano molto più lavorati.
Chi era Caronte ?
La figura di Caronte, traghettatore delle anime dei defunti verso il regno dell'oltretomba. Arrivano nei pressi del fiume Acheronte, dove Caronte naviga da una sponda all'altra i corpi dei defunti. Caronte è presentato come una figura di vecchio barbuto, ma dal corpo vitale e ancora giovane. Egli ha gli occhi infuocati e un mantello logoro e sporco annodato al collo. Una folla è presente sulle rive dell'Acheronte: uomini e donne di ogni età, anche fanciulli e fanciulle spirati prima dei loro stessi genitori; tutti cercano di farsi spazio per essere traghettati per primi