Italien, la vie est belle
Poitou
Italiano: una scena sulla vità è bella di Roberto Begnini
Molto tempo dopo la fine della seconda guerra, il famoso Roberto Begnini ha realizzato “La vità è bella” con sua donna. Incarna Guido, il padre di giosuè. Questa storia è durante la seconda guerra.
Prima la scena che studiamo, e il giorno del compleano di Giosuè. Ma Guido e suo figlio sono fermati dai soldati tedesci. Quando Dora arriva alla sua casa, capisca che suo marito e suo figlio sono stati fermati dai tedeschi. Le raggiunge alla stazione e domanda a partire con loro. Non vuole separarsi della sua famiglia. Tutta la famiglia è prigionera. Poi dopo la scena studiata, è la vita di Giosuè, Guido e Dora nel campo. Il momento che studiamo è l'arrivo nella “camera” dei prigionieri uomini. A questo momento, molti soldati entrano nella baracche. In questa scena hanno a due generi: il tragico e il comico. Prima, studieremo, una scena tragica poi nella seconda parte, il comico della scena.
Per mio, il tragico è un genero che puo fare piangere, avere un nodo nella gola (“avoir un noeur dans la gorge” ma no conosco l'espressione in italiano) perché è molto commovente. Nella scene tragica, puo avere dei morti, ma anche una ruptura dolorosa, una catastrofa naturella. Questo evento tragico, puo ci portare a rifleterre sulla situazione. Nella sequenza, il tragico viene dell' imprigionamento degli ebrei e delle parole di caporale. Guido e Giosuè sono nella “camera” e incontrano degli altri prigionieri ebrei come bartolomeo. I soldati arrivano nella barracche poi un caporale domanda a una persona di tradurre le sue parole agli atlri ebrei. Guido si proposa ma no conosce la lingua: il tedesco.
Nel film gli ebrei hanno dei vestiti identici: hanno delle bande nere e bianche e sono brutti eccetto Guido, Giosuè e gli altri uomini arrivati. La decorazione è scura e spenta. Quando i soldati arrivano, sono spaventando, imponendo, in particolare il caporale dove abbiamo una descripzione sul suo