Prima Porta

GOGH e GAUGUIN La caratteristica che permette di accostare questi due artisti è la concezione che essi hanno dell’arte. L’arte è infatti per loro necessità di vita e mezzo per poter esprimere le proprie emozioni. La vita drammatica di Van Gogh lo porta a dipingere per tenersi attaccato ad essa , per scaricare le proprie tensioni e trovare un conforto per andare avanti. Il suo stile è quindi singolare perché carico di istintività e il linguaggio utilizzato è quello della propria anima. Gauguin dipinge

dissimula idealizzandoli o rimuovendoli i veri meccanismi sociali, mentre in Zola quella pretesa acquista una vera valenza politica: nominare e indicare quei meccanismi significa allora qualificarsi come uomo di sinistra e repubblicano. A questa  prima urgenza  se ne aggiunge immediatamente un’ altra, che fa di Zola uno scrittore autentico: i critici concordemente (soprattutto H.Mitterand)  hanno osservato che non si tratta  di una semplice notomizzazione o classificazione del reale ma piuttosto

 Classificazione: i minerali si classificano in base alla struttura del reticolo e alla composizione chimica, secondo unità di base chiamate specie minerali; semplificando, i minerali si suddividono in otto classi più una (quella dei cristalli organici).  La prima classe comprende elementi, le altre ossidi e sali. Dal momento che ossigeno e silicio sono gli elementi più abbondanti nella crosta, i silicati (formati dalla combinazione dei due) sono il gruppo più diffuso dei minerali (80%). ·         Minerali

una casa di cura a Bologna, durante i quali il marito dedica il proprio tempo alla caccia e all’amante. In ambito lavorativo Guido non accetta il consiglio di dichiarare bancarotta e sia Ada che Augusta si preoccupano non poco per la situazione. La prima per la quella economica, la seconda anche perché Zeno aveva deciso di fare un consistente prestito a Guido. Non sapendo come fare per ottenere dalla moglie del denaro che compra le sue perdite, egli attua una subdola strategia: finge un suicidio ingerendo

Capiamo, così, che egli si entusiasmava per l’eroismo e la civiltà degli eroi di Plutarco. Ginevra gli sembrava una città antica. Egli lascia presto la sua patria; in Savoia come a Parigi, egli lavora molto per trovare se stesso. A 31 anni un caso lo porta a Venezia, come segretario dell’ambasciatore di Francia. I Veneziano non sono gli Spartani. Davanti ai costumi corrotti e al malgoverno, egli vede che tutto dipendeva dalla politica. Sì, ma era un circolo vizioso, perché il governo dipende dai costumi

dipinti manieristi del Cinquecento: la Deposizione del Pontormo e la Deposizione di Rosso Fiorentino. Vedremmo da un lato, come la pittura serve le antitesi del film ; poi scopreremmo cercheremo di capire cosa Pasolini intende con “essere nel vero”. Prima di analizzare il significato dei quadri del Pontormo e di Rosso nel film La Ricotta, ci fermeremo su i problemi che può incontrare un regista quando decide di utilizzare la pittura nel suo film. In effetti, il regista fa come un prestito d’opera d’arte

Anna vuole entrare nel mondo di Giuma e Giuma vuole attirare Anna nel suo mondo. A.III.3 a) Poche cose : si direbbe una città di provincia (c’è un « centro »). b) Perché siamo al capitolo nono e le cose importanti sull’ambiente sono state dette prima. c) Sembra una piccola città di provincia : c’è un giardino pubblico, qualche cinema, tuttavia è abbastanza grande per avere diverse librerie. d) No, perché l’argomento è centrato sui personaggi. A.III.4 a) Nel 1952. b) No, potrebbe svolgersi nello

abbandonarsi interamente all'amore, per egoismo, per viltà e per difendere fino in fondo la loro autentica, irresponsabile natura. All'amore vero esse preferiscono la tenerezza, «la sérénité rassurante de l'inodore quotidien», pronte tuttavia, alla prima occasione, ad evadere ancora dalla loro «prison aux grilles ouvertes». Dice a questo proposito un critico: « Je ne dis pas que le véritable amour, ou son approche, soient totalement absents de cet univers... mais, le plus souvent, c'est au

L’ultimo racconto pubblicato in vita dell’autore risale al ’26/’27. Tutto il resto fu pubblicato postumo, e spesso prima in Occidente che in Russia. Nel ’29 Bulgakov entrò in depressione, per colpa di tutti gli attacchi di cui era vittima, con attacchi di panico e agorafobia. Ricostruzione filologica delle sue opere: Questo creò seri problemi: per ogni opera non pubblicata prima del 1927 è difficilissimo stabilire quale versione sia quella giusta. Ogni edizione è passata per mani diverse, può

Il suo vero esordio letterario avvenne nel 1880, con la pubblicazione del racconto Boule de Suif nel volume collettivo Les soirées de Médan, manifesto letterario del naturalismo nascente. Il grande successo riscosso da questa prima prova narrativa, considerata da Flaubert un capolavoro, lo indusse ad intraprendere il mestiere di scrittore. Alcuni autori si accordano a riconoscere in Bel-Ami il più flaubertiano dei romanzi di Maupassant, altri invece come Paul Morand